Marc Batard: “Aprirò una nuova via sull’Everest che evita l’Icefall”

L'alpinista francese vuole salire ancora una volta l'Everest e diventare l'alpinista più anziano a riuscirci senza ossigeno supplementare

Marc Batard, dopo l’avventura all’Annapurna, sta progettando un nuovo viaggio, una nuova avventura sugli Ottomila. Da alcune settimane l’alpinista francese è tornato a casa con un bagaglio di amarezze, sia per esser stato costretto a rinunciare all’Annapurna sia per per quanto i suoi occhi hanno visto su quell’Ottomila questa primavera a causa delle logiche commerciali delle spedizioni.

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Ma il suo cervello ha già partorito un’altra avventura. Questa. L’autunno prossimo sarà sull’Everest con l’intenzione di aprire una nuova via sino a Campo 1 con lo scopo di aggirare la pericolosissima seraccata del Khumbu con la temuta Icefall e garantire così maggiore sicurezza ad alpinisti e Sherpa.

Batard ha un rapporto particolare con l’Everest, anche in considerazione del fatto che è il detentore del record di salita in velocità senza ossigeno, conquistato nel 1988. Ma ciò non gli basta.

Batard C’è un modo per rendere meno pericolosa la salita all’Everest dal versante nepalese. Ho identificato un nuovo itinerario ma sarà necessario fare un sopralluogo il prossimo settembre. Poi tornerò nei mesi di novembre – dicembre di questo anno per attrezzare la nuova via.

A caccia di un nuovo record

Il tentativo di salita alla vetta è programmato poi per la primavera 2022. Sarebbe la sua 9^ salita. Batard sarà in compagnia di Pasang Nuru Sherpa e Sajid Ali Sadpara (il figlio di Muhammad, morto sul K2 l’inverno scorso). Ovviamente senza utilizzare ossigeno supplementare.

Il suo obiettivo è quello di aggiungere un altro record in relazione all’Everest: quello di diventare l’alpinista più anziano a salire senza ossigeno supplementare. Il prossimo 22 novembre Marc Batard compirà 70 anni.

Non solo alpinismo

La spedizione ha anche un valore umanitario, con il progetto “Himalayan International Mountaineering School”.

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