Monte Bianco, nuova via sulla Nord del Dente del Gigante

Kilian Moni, Mathis Garayt e Arthur Poindefert hanno aperto Géant dans l'âme (ED, M8/+, 500m), una bellissima via diretta nel mezzo della parete

Kilian Moni, Mathis Garayt e Arthur Poindefert hanno aperto al Dente del Gigante (Monte Bianco) Géant dans l’âme (ED, M8/+, 500m), una bellissima via diretta nel mezzo della parete Nord.
Nel giugno 2023, ispirati dalla bellezza di una foto del Dente del Gigante su carta patinata, Mathis Garayt, Kilian Moni e Arthur Poindefert hanno ripetuto Cœur de Géant, una via aperta otto anni prima da Christopher Baud, Brice Bouillanne e Jonathan Charlet.

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La nuova via sul Dente del Gigante

Volevano tentarla già l’anno scoro questa nuova linea sulla Nord ma le condizioni non sono mai state soddisfacenti per un tentativo serio. Dicono che volevano le stesse condizioni trovate per Cœur de Géant”, cioè ghiaccio in basso e la parte superiore più secca. Indecisi sino alla fine, poi hanno deciso di tentare.
Alle 11:30, Kilian, Arthur e Mathis erano alla base della parete dopo essere saliti alle 9:00 con la Skyway da Courmayeur. Sulla prima lunghezza hanno trovato un bel rivestimento di ghiaccio, bello solido, poi lunghezze miste e un’alternanza di crepe perfette e piccoli banchi di neve. A metà della parete, raccontano, la loro via incrocia “Cuore di Gigante” che va verso lo spigolo est mentre la loro continua in mezzo alla parete. E qui iniziano le difficoltà.
Difficoltà che si concentrano in un difficile bastione roccioso. Per superarlo non è stato per nulla facile. Kilian Moni, a un certo punto, ha messo la piccozza in una fessura svasata ma non ha retto. È caduto, il suo piede colpisce un sasso e la caviglia gira. Da lì in poi ha allungato il passo prima che la caviglia gonfiasse mettendosi però dietro ad Arthur Poindefert.
Nella parte superiore del bastione, l’itinerario logico passa a sinistra, in un grande diedro che risulta molto ripido. In ritardo e a causa dell’infortunio di Kilian, la cordata sceglie di passare a destra, in belle lunghezze in M7, crepe perfette con buona roccia.
Intanto compariva il sole sulla Nord del Dente del Gigante. E i tre lo salutavano calorosamente. Tanto da potersi togliere i piumini.
Sono finalmente le 20 quando sbucano in vetta, dopo aver seguito la via normale per gli ultimi 20 metri.

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