Tendenza

“Oltre il possibile” con Nirmal Purja

Il libro dell'alpinista nepalese che ha scalato i 14 Ottomila in 7 mesi

Il libro di Nirmal Purja “Project Possible” (Oltre il possibile), Solferino Editore. Parliamo dell’alpinista, per chi non lo conoscesse ancora, che ha scalato i 14 Ottomila in soli 7 mesi.

 

Descrizione

Nirmal Purja Oltre il possibile
È nelle librerie dal 12 novembre

Nims Purja è stato un bambino assetato di avventura e di giustizia, partito da un villaggio nepalese per diventare un soldato gurkha e trasformatosi poi, tra combattimenti e scalate, in un alpinista inarrestabile con una sfida da vincere. E con qualcosa da dimostrare: che possiamo spingere più avanti, e più in alto, i confini dell’impensabile.

Sotto lo sguardo degli dèi della montagna si svolge così la sua missione impossibile: salire in sette mesi tutti gli Ottomila della Terra («settimana più, settimana meno»: e saranno meno). Sette mesi, quattordici vette nella Zona della Morte. Per battere ogni record, per parlare al mondo da lassù.

Un’avventura trascinante fra valanghe e crepacci, ladri di ossigeno e scontri a fuoco, terroristi e forze speciali, sherpa e diplomatici, prove infernali e catastrofi ambientali, sbronze e salvataggi, promesse e delusioni. Sempre in bilico tra azzardo ed eroismo, tra morte e gloria. Per poi ricominciare.

Scheda

Nirmal Purja
Cresciuto nei Gurkha e maturato nelle Forze Speciali inglesi

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AUTORE
NIMS PURJA
LINGUA
ITALIANO
PAGINE
336
ANNO
2020
COLLANA
TRACCE
FORMATO
CARTONATO
PREZZO DI COPERTINA
19 EURO
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ACQUISTA

 

La corsa ai 14 Ottomila

Nirmal Purja ha completato tutti i 14 Ottomila col record di minor tempo impiegato: 189 giorni. Avventura iniziata il 23 aprile 2019 con l’Annapurna. Il primato era del coreano Kim Chang-ho, che ci aveva impiegato sette anni, 10 mesi e sei giorni, prima ancora di Jerzy Kukuczka, che ci impiegò un circa mese in più.

Nirmal Purja è diventato così il 43° alpinista ad aver scalato tutti gli 8000 utilizzando l’ossigeno supplementare, il 3° nepalese a completare l’impresa.

I 14 Ottomila

Il primo Ottomila è l’Annapurna, salito il 23 Aprile lungo la via normale per la parete nord.  Il 12 maggio, in condizioni davvero proibitive a causa del forte vento, alle ore 18:00 raggiunge la vetta del Dhaulagiri senza far uso dell’ossigeno supplementare (unica squadra a salire la via normale in primavera). Alle 7 del mattino successivo la squadra rientra al campo base, spostandosi subito via elicottero alla base del Kanchenjunga che scala il 15 maggio.

A fine maggio Purja è protagonista di un’impresa titanica: il 22 maggio scala la montagna più alta della terra, l’Everest: dopo un breve riposo di due ore a Colle Sud, raggiunge la vetta del Lhotse (8516 m) dopo sole 10 ore e 15 minuti dal raggiungimento della vetta più alta del pianeta. Tornato al campo base parte per il Makalu che scala il 24 maggio, 38 ore dopo l’arrivo in vetta al Lhotse: conquista così il record mondiale di salita di 3 Ottomila in 3 giorni. Col Makalu Purja termina il programma dei sei Ottomila nepalesi e si concede un riposo di circa un mese per affrontare gli Ottomila del Pakistan. Il 3 luglio raggiunge la vetta del Nanga Parbat, il 15 luglio il Gasherbrum I e il 18 luglio il Gasherbrum II. La mattina del 24 luglio alle 7:50 (ora locale), dopo aver guidato il suo team nel fissaggio delle corde lungo il Collo di bottiglia e il traverso, raggiunge la vetta della seconda montagna più alta della terra, il K2. La scalata risulta molto impegnativa a causa del pericolo valanghe e della neve alta. Due giorni dopo è già in cima al vicino Broad Peak, completando il suo 11° Ottomila in soli 3 mesi.

Il 23 e il 27 settembre scala, rispettivamente, Cho Oyu e Manaslu. Il completamento del progetto viene però messo in discussione nei giorni seguenti: la Cina, reputando che lo Shishapangma fosse diventata troppo pericolosa a seguito di una serie di incidenti mortali, decide di non rilasciare più permessi di scalata. Grazie all’aiuto del governo nepalese, tuttavia, Purja ottiene un permesso speciale di scalata. Il 29 ottobre alle 8:58 locali, assieme a Mingma David Sherpa, Galen Sherpa, Gesmam Tamang raggiunge il suo ultimo Ottomila, completando il progetto nel tempo record di 6 mesi e 6 giorni.

  • Annapurna, 23 aprile 2019
  • Dhaulagiri, 12 maggio 2019
  • Kanchenjunga, 15 maggio 2019
  • Lhotse, 22 maggio 2019
  • Everest, 22 maggio 2019
  • Makalu, 24 maggio 2019
  • Nanga Parbat, 3 luglio 2019
  • Gasherbrum I, 15 luglio 2019
  • Gasherbrum II, 18 luglio 2019
  • K2, 24 luglio 2019
  • Broad Peak, 26 luglio 2019
  • Cho Oyu, 23 settembre 2019
  • Manaslu, 27 settembre 2019
  • Shisha Pangma, 29 ottobre 2019

Chi è Nirmal Purja

Nirmal PurjaNirmal “Nims” Purja è nato nella regione del Myagdi del Nepal ed ha fatto parte dei Gurkha, reparto d’élite della fanteria britannica. Dal 2012 decide di concentrarsi sull’alpinismo d’alta quota, scalando poi nel 2014 il suo primo Ottomila, il Dhaulagiri. Nel 2016 scala l’Everest. Nel 2018 lascia l’esercito, dedicandosi a tempo pieno sull’alpinismo. Nasce quindi il suo progetto, molto ambizioso, di scalare tutti i 14 Ottomila in meno di 7 mesi da lui denominato “Project Possible 14/7” (il record precedente apparteneva al sudcoreano Kim Chang-Ho che nel 2013 aveva scalato l’ultimo Ottomila in un percorso durato 7 anni, 10 mesi e 6 giorni).

La squadra da lui scelta per completare il progetto è composta dai amici e sherpa: Mingma David Sherpa, Gesman Tamang, Galjen Sherpa, Lakpa Dendi Sherpa e Halung Dorchi Sherpa (Mingma Sherpa, oltre a condividere il record di velocità con Nirmal Purja, diventa il più giovane, a 30 anni, ad aver scalato tutti gli Ottomila).

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