Simon Gietl ripete da solo la via Hruschka sul Sass de Putia

Una volta in vetta è sceso in parapendio. Nuova avventura sulle Dolomiti per l'alpinista suditirolese dopo due settimane dall'impresa della traversata in invernale e in solitaria del Catinaccio

Finché faccio sogni mi sento vivo. Ho scalato in solitaria la parete nord del Sass de Putia, la “Hruschka”.

Parole di Simon Gietl. Una volta di cima è sceso in parapendio.

Il tutto risale a qualche giorno fa, sulle Dolomiti. Gietl non ha tempo per riposarsi, come dice, si sente vivo solo se fa sogni. E quando li realizza. Agli inizi di marzo davamo notizia della sua ennesima impresa. La skyline del Catinaccio, in tre giorni, da solo.

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Ora, distanza di circa due settimane, l’alpinista sudtirolese mette a segno un altro suo bel progetto.  La via la conosceva, l’aveva salita altree volte, ma mai in inverno e mai da solo.

La Via

Il Sass da Putia (Peitlerkofel) è una cima frequentata dagli escursionisti perché offre una bella salita con una breve e facile ferrata finale. Dalla vetta si ha un bellissimo panorama a 360 gradi.
La parete nord è per gli alpinisti. Qui si sviluppano alcuni itinerari difficili. La linea più ripetuta è probabilmente proprio la Hruschka. Aperta da J. Hruschka con F. Neuner, R. Radschiller, W. Erschbaumer il 24 agosto del 1919. Oggi conosciuta con il semplice nome di via Classica.

 

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