Tim Howell al Lhotse per il salto in tuta alare più alto di sempre

L'alpinista britannico tenterà il volo da un'altitudine di 8100 metri

Il britannico Tim Howell tenta il volo in tuta alare dal Lhotse, sarebbe il più alto di sempre. Howell è già al campo base dell’Everest.

Secondo lui non c’è un posto più alto sulla Terra da cui saltare, ha detto a ExplorersWeb. E lui di voli ne sa. Da ragazzo Tim Howell ha iniziato sulle grandi pareti delle Alpi. Poi la passione per il paracadutismo, e poco dopo si è avvicinato al salto in tuta alare. Una sorta di progressione logica.

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Cosa ne è uscito? Il suo progetto – unendo arrampicata e salto – sulle cosiddette Great North Faces of the Alps. Howell è diventato, infatti, il primo a salire e saltare in tuta alare dalle pareti nord dell’Eiger, il Cervino, le Tre Cime di Lavaredo, le Grandes Jorasses, il Dru e il Piz Badile.

Allora era un militare. Poi, ha lasciato l’esercito per vivere appieno come alpinista. Ha visto lontano, e allora è saltato dall’Aconcagua ed altro ancora. Ha effettuato centinaia di voli sulle montagne di tutto il mondo: Yosemite, Groenlandia, Grand Canyon, Giordania…

Tim Howell: perché Lhotse?

Ho esaminato tutti i 14 8.000 e i loro potenziali punti di uscita, cercando sia il più alto possibile e, allo stesso tempo, accessibile. Il posto perfetto sembrava essere Cho Oyu, a 7.800 m e molto vicino alla via normale. Ma Valeri Rozov l’aveva già fatto. Volevo battere il suo record, quindi ho dovuto guardare i punti di uscita più alti. Il Lhotse.

Howell ha esplorato l’area in un elicottero lo scorso novembre e ha trovato un punto di uscita adatto sulla cresta. Il fattore limitante su Lhotse è l’accesso. Il punto di uscita previsto da Howell è a circa 500 metri dalla vetta lungo la cresta, a circa 8.100 m. Per la salita utilizzerà ossigeno supplementare secondo necessità, avrà tre sherpa e la guida britannica Jon Gupta.
Occhio al meteo. Il fattore principale in un tale salto ad alta quota è il vento. Quindi l’obiettivo è arrivare a campo 4 e poi lì attendere il momento buono.
Ha predisposto tutto. Anche l’equipaggiamento. Durante il volo non utilizzerà ossigeno. La tuta alare è stata appositamente modificata per questo salto. È pieno di piuma, ma non troppo spessa. I pantaloni saranno con piuma extra. E poi scarpe e guanti riscaldati. Volerà in direzione sud-ovest, verso il villaggio di Chukhung, a 4.730 m.
Nessuno è saltato dal Lhotse prima. Né dall’Everest, Valery Rozov lo ha fatto dal Changtse, la vetta settentrionale dell’Everest sul lato del Tibet, da un’altitudine di 7.220 m. Poi nel 2016, è saltato da 7.700 m su Cho Oyu.

Mi aspetto di volare ad almeno 240 km/h.

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