Vitaly Lazo e Anton Pugovkin: Everest senza ossigeno e discesa con sci

Vitaly Lazo e Anton Pugovkin sono arrivati da alcuni giorni in Nepal, hanno davanti a loro una bella sfida: tentare l’Everest senza l’ausilio di ossigeno supplementare e scendere con gli sci. I due saranno accompagnati da un team, tutto russo.
Il documentario
Durante la salita sarà girato un documentario, “Oxygen 2. Everest”, opera finanziata dal Ministero della Cultura della Federazione Russa e dalla Società Geografica Russa.
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Il Progetto
Il progetto originale “Freeride in the Death Zone“: scalare senza ossigeno supplementare e l’ausilio di sherpa di 5 Ottomila e relativa discesa con gli sci. Il progetto poi è salito ad 8 Ottomila.
Finora Manaslu (2017), Annapurna (2018, tentativo fallito per il rischio valanghe), Nanga Parbat (2019, con Carlalberto ‘Cala’ Cimenti) e Broad Peak (2021, tentativo abbandonato per soccorrere due alpinisti, la russa Anastasia Runova e il sud-coreano Kim HongBini, quest’ultimo poi deceduto).
Ora tocca all’Everest. Nel 2024 il team tenterà il Gasherbrum II e nel 2025, Lhotse e K2.
Vitaly Lazo Ciao a tutti, siamo partiti per l’Everest!
Gli Snow Leopard
Entrambi hanno il riconoscimento dello Snow Leopard, assegnato agli alpinisti che hanno salito le 5 vette superiori ai 7000 mt nel territorio dell’ex Unione Sovietica; ossia Picco Ismail Samani (ex Picco del Comunismo), Picco Korženevskaja, Picco Ibn Sina (ex Picco Lenin), Picco Žeņiš Čokusu (o Pic Pobeda), Khan Tengri.
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Il documentario girato sul Nanga Parbat
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