Il passo successivo, il libro uscito in questi giorni, di Ueli Steck morto lo scorso 30 aprile 2017 mentre si allenava per la traversata Everest-Lhotse, in solitaria ed in stile alpino. Steck aveva 41 anni.
Nel «Il passo successivo», Steck riflette con straordinaria onestà intellettuale sulle ragioni profonde che lo hanno portato a tentare avventure «impossibili», come la salita in ventotto ore della parete Sud dell’Annapurna, e alle sensazioni che hanno seguito il suo successo: euforia, certamente, ma anche un senso di vuoto, di solitudine, di paura a posteriori. Emozioni che però ha sempre superato per andare incontro a nuove sfide. Perché questa era la sua passione e la sua natura.