Altoatesino muore sul Rimpfischhorn
L’alpinista italiano sul 4.000 nel canton Vallese in Svizzera è precipitato durante la salita. Ritrovato cadavere di alpinista in avanzato stato di decomposizione a oltre 3.000 metri su Punta Peder in val Martello
Un alpinista altoatesino è morto durante la scalata del Rimpfischhorn, una vetta di 4.199 metri nel canton Vallese, in Svizzera. L’uomo, Harald Oberhofer di Lana nel Meranese, è precipitato durante la salita, riportando ferite letali. Inutile l’intervento dei soccorritori.
La montagna si trova a sud dell’Allalinhorn e separato da questo dall’Allalinpass. A sud della montagna l’Adlerpass lo separa dallo Strahlhorn e dall’Adlerhorn. Ad oriente la montagna è contornata dall’Allalingletscher mentre ad occidente scende il Mellichgletscer. È caratterizzato da una frastagliata cresta sommitale. Lungo questa cresta si trova il gendarme quotato 4.108 m che è inserito nella lista secondaria dei 4000 delle Alpi. La prima salita alla vetta fu effettuata il 9 settembre 1859 da Leslie Stephen e Robert Liveing con le guide Melchior Anderegg e Johann Zumtaugwald. Oggi è possibile salire sulla vetta partendo dalla Täschhütte oppure in alternativa dalla Britanniahütte.
Il cadavere di un alpinista, in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato a 3.200 metri di quota su Punta Peder, in val Martello. Si dovrebbe trattare di Dietmar Koether, un turista tedesco di 57 anni, scomparso durante un’escursione nella zona lo scorso settembre.
Il ritrovamento è stato fatto da alcuni turisti ai piedi di canalone. La salma è stata poi recuperata dal soccorso alpino e dai carabinieri. Nelle prossime ore è atteso l’arrivo di un parente dalla Germania per l’identificazione. Dopo la scomparsa, per molti giorni, una quarantina di uomini erano stati impegnati nelle ricerche tra la val Martello e la Valfurva.
fonte: ansa, wikipedia
