Camedrio alpino, la rosa dagli 8 petali giunta dall’Artico

Il termine ricorda anche le Driadi che nella mitologia erano divinità immortali che regnavano nei boschi

Dryas octopetala-Fiori e foglie

 

Dryas octopetala  (Camedrio alpino).

Questa meraviglia appartiene alla famiglia delle Rosaceae, dunque è “imparentata” con le rose, i pruni, i meli, i mandorli… insomma tutte piante che conosciamo bene e che, se avuto avuto modo di osservare, quando sono in fiore hanno 5 petali. Il camedrio no, ne ha 8, da cui il nome specifico octopetala. Il termine generico dryas invece viene dal greco drys che significa quercia, infatti le foglie del camedrio, se le guardi bene, ricordano un po’ quelle delle querce.

Il termine ricorda anche le Driadi che nella mitologia erano delle divinità immortali che vivevano nei boschi (ecco vorrei essere una driade anch’io!).

 

La driade forma dei grandi tappeti ed ha la funzione di consolidare il terreno ed è una delle prime colonizzatrici dei ghiaioni montani. È anche una pianta forte dunque!

La Dryas è un relitto glaciale, ovvero è una pianta che ha un’origine artica ma che durante il periodo delle glaciazioni ha esteso il suo areale nelle regioni meridionali, arrivando così fino a noi. Con la fine delle glaciazioni, con il ritiro dei ghiacciai, questa specie è sopravvissuta solo su alcune vette più alte del nostro Appennino.

 

Isabella Pannunzio
i.pannunzio@mountlive.com

 

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