Castelluccio di Norcia, in primavera partono i lavori di ricostruzione

A fine giugno scorso sono state avviate le procedure per affidare i lavori per la ricostruzione di Castelluccio di Norcia. Lo annunciò la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei.

L’innovativo progetto della Regione per Castelluccio di Norcia rappresenta il coronamento di una ricostruzione che negli ultimi tre anni ha visto una decisa e necessaria accelerazione. Un progetto che viene ora messo a terra con la pubblicazione dell’avviso per l’affidamento dei lavori degli edifici pubblici e privati e delle urbanizzazioni primarie e secondarie, per un valore complessivo stimato di ben 68 milioni di euro. L’avviso è l’atto realizzativo concreto di un progetto pilota replicabile, che vede l’Umbria all’avanguardia nelle ricostruzioni post-sisma.

Per Castelluccio, infatti, la Regione Umbria ha sottolineato di avere puntato, per la prima volta, su una ricostruzione fatta su una piattaforma sismicamente isolata per gli aggregati di origine storica, e che procederà ad opera della pubblica amministrazione in collaborazione con i privati proprietari degli edifici.

Ora sono state aperte le buste. E in queste ore gli uffici della Regione Umbria stanno controllando le diciannove offerte, arrivate da dodici aziende nazionali.

I lavori di ricostruzione

Per vedere ultimati i lavori ci vorranno 4 anni. La nuova Castelluccio la vedremo nel 2027. Ci sarà da ricostruire quasi 150 case del piccolo borgo dei Monti Sibillini. Da far rinascere le opere pubbliche, come le chiese, le attività ricettive, il tutto per riportare la vita in uno dei paesi-simbolo del terremoto del 2016.

I lavori partiranno la prossima primavera. Si cercherà di recuperare le pietre degli edifici preesistenti. Un progeto innovativo dal punto di vista antisismico con una grande piattaforma che verrà sistemata nel sottosuolo e sulla quale verranno edificate le nuove costruzioni. Un’opera avveniristica ed unica al mondo che riddurrà di molto il rischio di crolli in caso di terremoti.

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