Danilo Callegari sul Monte Rosa in vista di Africaextreme2015
Iniziato nel 2011 con il South America Extreme, il “7 Summits Solo Project” è l’ambizioso progetto con cui Danilo Callegari si propone di raggiungere le sette vette più alte dei 7 Continenti unendo all’impresa alpinistica vera e propria altrettante sfide di outdoor estremo. La partenza per l’Africa è prevista per la fine di settembre. L’allenamento in Valle d’Aosta ha previsto la salita da Gressoney Saint Jean a Punta Zumstein
– 23h no-stop
– 39h senza dormire
– 3.400mt dislivello in salita
– 6.800mt dislivello complessivo
– 4.563mt quota massima raggiunta
Questi i numeri della seconda prova di Danilo Callegari in vista di #Africaextreme2015. Prova che lo ha visto impegnato sul Monte Rosa.
L’alpinista-esploratore friulano si sta preparando a sfidare i limiti dell’impossibile in quella che è la terza tappa del progetto “7 Summits Solo Project “.
Iniziato nel 2011 con il South America Extreme, il “7 Summits Solo Project” è l’ambizioso progetto con cui Danilo Callegari si propone di raggiungere le sette vette più alte dei 7 Continenti unendo all’impresa alpinistica vera e propria altrettante sfide di outdoor estremo.
Dopo South America Extreme nel 2011 ed Europa Extreme nel 2012 è dunque la volta di Africa Extreme 2015 e mai come in questo caso si può davvero parlare di sport estremo, reso ancora più estremo dal contesto in cui Callegari si misurerà a partire dai primi giorni di ottobre: il continente africano.
“Partirò da Zanzibar nuotando nell’Oceano Indiano per 50 chilometri senza sosta (entro 24 ore) fino a Bagamoyo” spiega Callegari. “Da lì, attraverso la savana, percorrerò di corsa 1.200 chilometri in 27 giorni, in pratica una maratona al giorno. Raggiunte le pendici del Kilimanjaro (1.600 mt) salirò da un versante fino alla vetta (5.895 mt) senza l’ausilio di campi intermedi, senza ossigeno e portatori, per poi ridiscendere dall’altro versante, entro le 24 ore”.
La partenza per l’Africa è prevista per la fine di settembre, per un breve periodo di acclimatamento prima di iniziare l’avventura vera e propria nella prima settimana di ottobre.
Ma torniamo all’impresa di questi giorni. “Dopo i 22,5 km nuotati in 7h nel mare antistante #Lignano, questa volta – dice Callegari – mi sono spostato nella montuosa ValleDAosta per compiere la seconda prova.
Partendo di notte da Gressoney Saint Jean, tranquillo paesetto alle pendici del #MonteRosa a quota 1.380mt, ho raggiunto la Punta Zumstein a quota 4.563mt dopo 12 ore di salita costante.
Raggiunta la sommità, ho immediatamente ripreso la lunga discesa fino a rientrare al punto di cui ero partito. Un sforzo notevole sia dal punto di vista fisico che mentale.
Pericoli oggettivi dettati dall’attraversata completa del ghiacciaio del Lys molto crepacciato, in più il notevole sonno accumulato nei giorni precedenti ha reso il tutto più complicato, ma sono estremamente felice per aver completato quest’importante prova con gran successo.
Tutti i dolori muscolari, le vesciche e l’affaticamento a posteriori passano in secondo piano lasciando spazio a entusiasmo e soddisfazione. Ora posso pensare che la traversata integrale del Kilimanjaro è cosa fattibile nelle 24h!
Mi sento in dovere di ringraziare dal il cuore tutte le centinaia di voi che mi avete seguito e appoggiato con i vostri messaggi e like.
Tra qualche settimana la terza ed ultima prova prima della partenza per l’Africa: corsa”.