Göttler in vetta al Nanga Parbat per la Rupal e giù in parapendio
Il tedesco insieme Tiphaine Duperier e Boris Langenstein in stile alpino per la “Via Schell”

Nanga Parbat: David Göttler ce l’ha fattta. È salito in stile alpino la parete Rupal ed è sceso in parapendio. La Rupal, è una delle pareti più alte della terra, si eleva sul versante meridionale del Nanga Parbat.
La spedizione di Göttler e compagni sul Nanga Parbat
Il tedesco ci è riuscito insieme a Tiphaine Duperier e Boris Langenstein lungo la “Via Schell”(l’austriaco Hanns Schell per primo la scalò nel 1976). Ovviamente non hanno utilizzato ossigeno supplementare, corde fisse o supporto di portatori.
La Shell è stata scalata solo otto volte. L’ultima volta nel 2013.
Poi Göttler è sceso in parapendio sino al campo base da 7.700 metri, a causa dei forti venti. Duperier e Langenstein hanno trascorso una notte a 7.600 metri prima di scendere con gli sci e a piedi sino al cb.
Sono partiti il 21 giugno, il 24 erano in cima, poi Göttler è sceso in parapendio al campo base, mentre Duperier e Langenstein sono rientrati il 27 giugno.
David Göttler ha tentato, ritentato e alla fine ha avuto la meglio di questo progetto. Ben quattro tentativi prima di questo.
I tre scalatori hanno iniziato i loro preparativi in tarda primavera in Nepal, sono saliti sul Langtang, poi l’Island Peak. La loro preparazione è culminata con un’ascesa post-stagionale del Baruntse nel Khumbu.
Per quanto riguarda il Nanga Parbat Göttler ha tentato la via Schell sulla Rupal due volte in inverno, prima nel 2013-14 con Simone Moro e poi nel 2021-22 con Herve Barmasse e Mike Arnold. Ha provato di nuovo con Benjamin Vedrines nel 2023 e con Mike Arnold l’anno scorso Nel tentativo del 2023 i due alpinisti sulla parete Rupal erano a 600 metri dalla vetta ma poi il tedesco iniziò a non sentirsi bene e decise di non proseguire, Vedrines, in ottime condizioni e con meteo favorevole, non lo lasciò solo e scese insieme a lui.
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Göttler A volte devi essere paziente e mettere molti anni di impegno in un sogno nella speranza che possa avverarsi. Ho sognato di scalare una vetta di 8000 metri con un percorso diverso da quello normale. Nel mio caso, la parete Rupal di Nanga Parbat, attraverso la via Schell, è stato quel sogno negli ultimi 12 anni. Ci sono voluti 5 tentativi, ma ora che ci sono riuscito, so che ne è valsa la pena.
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