In 50 Comuni della Valle d’Aosta torna la Festa del Pane nero

I forni comunitari dei villaggi di 50 comuni della Valle d’Aosta si accendono sabato 24 ottobre per infornare contemporaneamente, alle ore 11.00, il tradizionale pane nero

pane

 

Varie le iniziative di intrattenimento organizzate, tra le quali:

  • A Montjovet sabato 24 un divertente laboratorio di ceramica per bambini.
  • Ad Aosta, domenica 25 ottobre la Boconà , un happy hour con pane nero in abbinamento con cibi dolci e salati e vino. Si terrà nel tardo pomeriggio, sotto i portici di piazza Chanoux, insieme alla premiazione del concorso sul miglior pane e sul pane più “innovativo” sfornati il giorno precedente.
    Nelle sale dell’Hôtel des Etats una mostra espone gli strumenti della panificazione ed immagini del passato ne illustrano l’utilizzo

Per saperne di più consultare il sito dell’evento http://www.lopanner.net

 

I forni e il pane nero
Molti villaggi della Valle d’Aosta sono provvisti di almeno un forno comunitario, dove in passato le famiglie cuocevano a turno il pane di segale per il proprio consumo, di solito una volta all’anno, all’inizio dell’inverno.

Pane semplice, fatto di frumento e di segale poco lievitato, adatto all’alimentazione delle famiglie che per molti mesi dell’anno si trovavano nell’isolamento invernale.
Il tradizionale pane di farina di segale veniva a volte arricchito con castagne, cumino e frutta secca.

Consumato fresco ha una fragranza deliziosa ma un tempo veniva conservato su apposite rastrelliere in legno dette “ratelë” anche per numerosi mesi. Per spezzare questo pane occorreva un apposito strumento, una sorta di ghigliottina denominata “copapan”, in uso ancora oggi. Per consumarlo doveva essere fatto rinvenire nel brodo o nel latte caldo oppure venire immerso nell’intingolo ottenuto con lunga cottura della carne. Un alimento di lunga conservazione, trattato, come molti cibi tradizionali valdostani, perché duri nel tempo.

Alcuni forni sono stati restaurati e vengono usati tutt’oggi: una occasione di aggregazione per gli abitanti del luogo e un modo per tramandare le tradizioni locali.

 

Sul sito dell’evento sono geolocalizzati tutti i forni delle frazioni coinvolti nell’iniziativa.

 

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