Caldo, il ghiacciaio dello Scerscen si scioglie e affiora corpo umano

Dopo il rinvenimento di Andrea Villa, l’alpinista comasco morto 20 anni fa e trovato l’altro giorno ai piedi del Cervino, oggi dal ghiacciaio dello Scerscen in Val Malenco a quota 3.100 metri sono emersi resti umani: le spoglie forse sono appartenenti a un alpinista morto diversi anni fa ma non è nemmeno escluso che si tratti di un soldato della prima guerra mondiale

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Dopo il rinvenimento di Andrea Villa, l’alpinista comasco morto 20 anni e trovato l’altro giorno ai piedi del Cervino (sul ghiacciaio alla parete sud), oggi dal ghiacciaio dello Scerscen in Val Malenco a quota 3.100 metri sono emersi resti umani, segnalati nei giorni scorsi da un alpinista nel territorio comunale di Lanzada (in provincia di Sondrio). Il caldo sta mettendo a dura prova i ghiacciai, lo zero termico, d’altronde, in questo mese di luglio (salve qualche giorno di perturbazione atlantica) si è sempre attestato al di sopra dei 4.500 metri.

 

Oggi i Vigili del fuoco e la Guardia di Finanza e il supporto di un elicottero giunto dalla base aerea di Venegono (Varese), su disposizione della Procura, hanno provveduto al recupero dei resti del corpo.

Per il momento non si sa di più: le spoglie forse sono appartenenti a un alpinista morto diversi anni fa sulle montagne della Val Malenco, ma non è nemmeno escluso che si tratti di un soldato della prima guerra mondiale.

 

Le spoglie sono state portate nell’obitorio dell’ospedale di Sondrio e messe a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.

 

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