Expo 2015, i Parchi del Sud fanno quadrato e si preparano all’evento

L’Expo 2015 di Milano è anche ambiente, natura e allo stesso tempo promozione turistica. E ciò non può non passare per le aree protette del Mezzogiorno d’Italia. A Castrovillari, nel Parco Nazionale del Pollino, i presidenti e diversi direttori di sette Parchi Nazionali del Sud, si sono riuniti per definire obiettivi e strategia per la partecipazione alla manifestazione internazionale del prossimo anno. Presenti: Sonia Ferrari, Commissario del Parco Nazionale della Sila, Domenico Pappaterra, Presidente del Parco Nazionale del Pollino; Cesare Veronico Presidente del Parco Nazionale dell’Alta Murgia; il Direttore del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni; Domenico Totaro Presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano, Val d’Agri Lagonegrese; Giuseppe Bombino Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte; Stefano Pecorella Presidente del Parco Nazionale del Gargano.

expo 2015

Obiettivo prioritario e condiviso è quello di rappresentare, in un quadro di coesione territoriale per il Sud, i temi centrali di EXPO 2015 in relazione alle singole realtà delle aree protette nazionali, attraverso un progetto che coinvolga ogni singolo parco, il suo territorio e le sue eccellenze. I Parchi nazionali del Sud, richiamando lo spirito della Carta di Matera, da essi sottoscritta, in coerenza con gli indirizzi diffusi dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, intendono, con questa intesa realizzare iniziative comuni e condivise di valorizzazione della biodiversità e dello sviluppo sostenibile, applicate al capitale naturale ed alla qualità e sicurezza del cibo, energia per il pianeta. Con questa iniziativa si intende dar seguito all’impegno svolto in questi anni dalle aree protette italiane, in particolare i Parchi del Sud, nella valorizzazione dei prodotti tipici, a partire dall’Atlante dei prodotti tipici dei Parchi italiani, nella crescita delle filiere di qualità e di modelli di sviluppo e conservazione delle tradizioni alimentari come elementi culturali dei territori interessati dalle stesse aree protette.
Le iniziative avranno come temi principali la sostenibilità alimentare e la corretta produzione e consumo del cibo, la dieta mediterranea, il racconto dei luoghi e delle comunità interessate e la promozione dei prodotti e delle tradizioni ad essi legate. Il tutto in un mix di esperienze e di contenitori culturali capaci di contribuire a far crescere la cultura e la consapevolezza della necessità di frenare la perdita di biodiversità e a conservare il paesaggi e la natura. Attenzione importante sarà posta a temi sensibili quali: la multifunzionalità dell’agricoltura moderna; i diritti e la legalità; i beni comuni; la coesione sociale e l’identità culturale del mondo rurale per promuovere la sicurezza alimentare, il risparmio di energia e di risorse naturali; la manutenzione del territorio e la tutela del paesaggio; la promozione dell’agricoltura sociale e di nuovi modelli di turismi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio