Nanga Parbat, Tomek Mackiewicz abbandona e torna a casa

Il polacco ha desistito dal provare un altro tentativo sul Nanga Parbat e sta facendo ritorno in patria. Era ridisceso dalla montagna dopo il vano tentativo con la francese Revol

tomek mackiewicz

 

“E ‘ una lunga storia, ma io torno al Paese. Perdonate gli errori. Grazie per il vostro aiuto!!!”. Tomek Mackiewicz alla fine ha dovuto desistere dall’ultimo assalto al Nanga Parbat. Una lunga storia davvero la sua. E’ arrivato in Pakistan con la francese Elisabeth Revol (la stessa compagna di spedizione dello scorso anno) e dopo essere saliti a circa 7.000 metri sono stati costretti a ridiscendere a causa delle condizioni meteo (freddo e vento). Quindi, giù al campo base e, dopo qualche foto di rito, giù a Chilas.

Solo che da qui la Revol è volata in Frabcia, mentre Mackiewicz non ne voleva sapere, a quanto pare. Al verde, ha architettato una “colletta” online (pare che non avesse i soldi nemmeno per pagarsi il viaggio di ritorno per la Polonia). Comunque, ha racimolato qualcosina e, dopo un po’ di problemi burocratici (poliziotti di scorta e permesso in scadenza), è ripartito verso la montagna. Tanto che più di uno si è preoccupato per le sorti dell’alpinista polacco, in quanto la sua decisione era vista come qualcosa di avventato dettato dal cuore più che dalla ragione. Che avrebbe fatto? Sarebbe risalito da solo sulla Messner-Eisendle? Avrebbe fatto gruppo con gli altri sulla Kinshofer? Da qui in poi le notizie sono state un po’ confuse: pare che volesse stazionare più a valle invece di risalire al campo base e da lì attendere una finestra di beltempo per riprovare. A Ser, poi più al villaggio abbandonato dei pastori. Poi la notizia che stava per ridiscendere. E così è stato. La sua decisione, diciamo, è stata presa in modo bivalente. C’è chi è contento che se ne sia fatto una ragione (e ha salvato di sicuro la pelle) e chi si chiede, come dire, perché i fondi raccolti online devono essere usati per altro scopo? Insomma, non per un nuovo tentativo… c’è chi ha dice che Tomek è un uomo orgoglioso e che restituirà ciò che ha ricevuto.

 

Comunque, se ne riparlerà l’anno prossimo? Boh, dipenderà forse anche dall’esito delle altre spedizioni invernali in atto sul Nanga inviolato. Altrimenti, farà un pensierino per il K2?

Di sicuro la sua rocambolesca presenza al Nanga Parbat quest’inverno ha messo un po’ di pepe in più…

 

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