Dalle Alpi all’Appennino. Dai boschi alle ferrate, da creste a vette, da eremi ai luoghi della Grande Guerra, dai borghi ai rifugi. La montagna quest’estate, causa pandemia da Covid-19 con tutto ciò che ne è seguito in termini di turismo, è presa letteralmente d’assalto. Soprattutto sui sentieri più noti. Basti pensare alle foto che circolano in questi giorni su Passo Pordoi o sulla via normale al Corno Grande (Gran Sasso). Solo per dirne due.
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Montagna: sulla situazione attuale, il Csnas
“Ci giungono da decine di località, dal Trentino-Alto Adige all’Abruzzo, fotografie di flussi notevoli di escursionisti che stanno riscoprendo le straordinarie montagne che l’Italia possiede. Complici le restrizioni ai viaggi all’estero e il numero limitato dei posti in spiaggia possiamo davvero dire che in questo 2020 stiamo assistendo ad un vero e proprio boom in località montane per molti anni trascurate dal “turismo di massa”. Come tutti i boom, ci sono anche degli effetti negativi sui quali ci vogliamo soffermare per evitare che un ambiente delicato possa subire danni:
- i rifiuti si riportano sempre a valle, non si abbandonano sui prati (no, nemmeno gli scarti organici come le bucce di banana) e non si lasciano ai rifugi
- evitiamo gli schiamazzi inutili
- sui sentieri, come da tradizione, ci si saluta sempre quando si incontra qualcuno
- mascherina sempre indossata in caso di assembramenti importanti e dentro i rifugi
- i rifugi, nella maggioranza dei casi, non sono come i bar o i ristoranti in città: è sempre preferibile scegliere piatti simili nella stessa tavolata per evitare che le piccole cucine abbiano difficoltà a soddisfare tutti
- le escursioni non vanno organizzate in funzione della notorietà su Instagram, ma chiedendo consigli e consultando le guide del posto così da trovare il percorso più adatto alla propria forma fisica e alle proprie competenze tecniche
- quando un elicottero è in volo a bassa quota significa che sta cercando di individuare un ferito in quella zona: evitiamo di salutarlo o di sbracciarci con giacche o fazzoletti facendo credere all’equipaggio che siate voi ad avere necessità di aiuto. Massima attenzione ai droni che sono pericolosissimi per gli elicotteri
- e infine l’ingrediente più importante: il buon senso che deve sempre accompagnare qualsiasi escursione in media e alta montagna”.
Tutto questo è quello che mi spinge a correre per i boschi, fare escursioni semplici con i miei cani e mia moglie in posti poco battuti e su vette sicuramente meno importanti. Questo non è amare la montagna. Nella foto oltre a gente senza mascherina tutta accalcata, vedo un passeggino (!?) ed una signora con un povero bassotto, ci rendiamo conto di quale direzione stiamo prendendo?