Fanjingshan, i templi buddisti alle porte del cielo
Un sito fantastico e mistico a oltre 2mila metri (Patrimonio Unesco) nel sud-ovest della Cina. Per giungere ai due templi (collegati da un ponte in pietra) occorre salire circa 9000 scalini
Nel sud-ovest della Cina c’è un luogo fantastico. Da brividi per le emozioni che suscita. Un sito sospeso tra il verde della foresta e il bianco delle nuvole. Si chiama Fanjingshan (Riserva naturale del monte Fanjing), si trova nella provicina Guizhou, e fa parte della della catena montuosa Wuling che raggiunge i 2.572 mt. Ovviamente è un luogo magico, dove vivono e sopravvivono specie vegetali rare e animali considerati a rischio. Ospita circa 4.395 specie di piante diverse e ben 2.767 specie animali.
Nel 2018 è diventato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, classificandolo Riserva della biosfera. Ma non si tratta solamente di bellezza come natura l’ha fatta, ma è anche un luogo sacro.
I cinesi lo chiamano il bodhimaṇḍa (“luogo di illuminazione“) del Maitreya Buddha, e qui sono stati edificati molti templi antichi. Alcuni ormai distrutti, altri ancora intatti. I primi risalgono alla dinastia Tang, dal VII al X secolo.
I Templi sospesi tra le nuvole
L’area più suggestiva è la Nuova Cima dorata, ovvero “Red Clouds Golden Summit“, situata a 2336 mt di quota. Alla cui sommità ci sono due templi, quello di Buddha e il Tempio Maitreya (collegati da un ponte di pietra). Arrivarci non è proprio una passeggiatina. I due templi, infatti, si raggiungono mediante una scalinata di quasi 9000 scalini. La ricompensa c’è! Il sito è molto suggestivo e il panorama mozzafiato. Si è come sospesi tra le nuvole.