Dall’inizio del 2015 in montagna 127 morti. I consigli della Forestale

Le vittime sono il doppio rispetto al 2014. Il decalogo del Corpo Forestale dello Stato in caso di maltempo in montagna

fulmine montagna

 

127 morti. Questo il bilancio delle vittime della montagna dall’inizio del 2015. Il doppio rispetto al 2014. Questi i dati del Corpo Forestale dello Stato.

I pericoli vengono sui sentieri, vie ferrate ed alpinistiche. Per motivi diversi. Il Cfs sottolinea che l’elevato flusso turistico in questo periodo nelle aree aperte e in montagna aumenta il rischio di incidenti e impone di tenere sempre alta l’attenzione per poter garantire le attività all’aperto in condizioni di sicurezza.

Ed ecco il vademecum della Forestale per una montagna in sicurezza.

Consultare, prima di qualsiasi escursione in alta quota, il Bollettino Meteomont giornaliero sul sito di previsione meteo www.meteomont.org che indica eventuali temporali in montagna previsti per le successive 24 ore per ogni settore montano della penisola. Oppure le App Meteomont dedicate all’informazione sulla sicurezza in montagna. Pianificare e programmare in dettaglio la visita contattando per informazioni il Comando Stazione forestale del luogo è il modo più opportuno per evitare incidenti e passare una piacevole giornata all’aria aperta. In montagna durante l’estate, però, il tempo cambia repentinamente e le cellule temporalesche in formazione, sono difficili da individuare in tempo per trovare rifugio. Bisogna quindi seguire con attenzione l’evoluzione meteorologiche anche durante l’escursione con un adeguato barometro-altimetro per captare ogni cambiamento improvviso di pressione.

Ci sono anche altri rischi connessi al maltempo e al suo continuo: fulmini, cadute, scivolamenti, caduta massi, perdita orientamento, perdita visibilità, irraggiamento solare, caldo, umidità, vento, ultravioletti, abbassamenti ed innalzamenti improvvisi delle temperature. Si rammenta che quest’anno in alta quota sull’arco alpino, date le diffuse ed intense nevicate registrate quest’inverno, è possibile trovare ampie aree coperte da neve e da ghiaccio pertanto va posta particolare attenzione nell’attraversare tali zone per rischio di scivolamenti e cadute.

In caso di temporale improvviso, comunque, è sempre bene seguire il decalogo con i consigli della Forestale per ridurre i rischi: non farsi prendere dal panico; evitare le attività all’aperto soprattutto a ridosso dei corsi o specchi d’acqua. E, ancora: ripararsi in un rifugio o in auto chiudendo saldamente porte e finestre ed evitando, se in auto, di mettersi in viaggio; non sostare o transitare sotto alberi o pali isolati e comunque evitare i sottopassi; liberarsi degli oggetti metallici anche se di piccole dimensioni; non accendere fuochi all’interno dei rifugi; non dare la mano ai compagni di escursione e stare distanziati una decina di metri; isolarsi il più possibile dal terreno, toccando il terreno in un solo punto, ad esempio saltellando o stando coi piedi uniti. Il Cfs ricorda che le persone colpite da fulmine in genere non sono cariche elettricamente e normalmente non si rischia nulla prestar loro soccorso (valutare di volta in volta); in caso di emergenza sanitaria chiamare il 118, in caso di necessità e se in grado (abilitazione Bls), effettuare un massaggio cardiaco contemporaneamente alla respirazione bocca a bocca.

 

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