In Antartide c’è un ghiacciaio che sanguina

L’impero Britannico nel 1910 parte alla conquista del Polo Sud con una grossa missione esplorativa. Terra Nova. Alla missione prende parte anche il geologo australiano Griffith Taylor che nel 1911 si imbatte in uno spettacolo mai visto prima. Quello che poi prenderà il suo nome, il Ghiacciaio Taylor. Sul suo fronte, non lontano da dove attualmente si trova la stazione McMurdo, c’è una misteriosa fuoriuscita di liquido rossastro; liquido che finisce poi nella baia antistante. Come fosse una ferita sanguinante, da cui prende il nome “Blood Falls”.

Le cause

Le cause? Per decenni gli scienziati hanno pensato che il fenomeno fosse dovuto alla presenza di particolari alghe rosse. E nvece no!
Alcuni anni fa (nel 2017) la comunità scientifica dell’Università dell’Alaska Fairbanks e del Colorado College ha scoperto la vera causa dell’origine.
Le analisi specifiche hanno rilevato la presenza di un lago sotterraneo, subglaciale costituito da acqua salmastra molto ricca in ferro. Ed è proprio questo ferro disciolto nell’acqua che a contatto con l’aria si ossida dando luogo alla particolare colorazione rossa. Insomma, come fosse ruggine. Ma da dove arriva questo ferro? Sembra che venga generato da una grande colonia di microbatteri.
Lo studio è stato possibile grazie all’utilizzo di un potente microscopico elettronico a trasmissione per esaminare dei campioni di nanosfere solide ritrovate in abbondanza nelle acque delle cascate di sangue: l’analisi ha rivelato che sarebbero proprio queste minuscole palline ricche di ferro (grandi appena un centesimo di un globulo rosso umano) a tingere di rosso l’acqua ossidandosi.

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