I “pontili galleggianti” di Christo, croce e delizia
Escursione sui monti che circondano il Lago d’Iseo e camminata su The Floating Piers dell’artista bulgaro Christo. Camminarci è come essere su un natante, con il mare mosso. L’odissea dei trasporti e dell’ingresso
The Floating Piers, in italiano “I pontili galleggianti”, così io li avrei chiamati per rispettare la lingua italiana, sono stati una idea dell’artista bulgaro Christo, realizzati sul lago d’Iseo, che ha ospitato l’evento dell’anno. La sua passerella è stata attraversata da un milione e mezzo di visitatori. La macchina organizzativa ha avuto problemi per le lunghe attese, sia all’ingresso e sia per i mezzi pubblici, (autobus e treni). Camminare sulla passerella si può paragonare al viaggio su un natante, con il mare mosso. Vieni sollevato e subito atterri, come se ci fosse un vuoto d’aria, con l’impressione di cadere con la faccia in avanti. Insomma, per tutto il percorso, ti muovi ondeggiando. Ho preferito visitare prima Montisola, la più grande ed alta isola lacustre naturale dell’Italia (600m). L’isola si può visitare solo a piedi o con la bici, è vietato alle auto.
Per raggiungere il santuario della Madonna della Ceriola si percorrere l’antica mulattiera, un sentiero immerso nel verde del bosco con una fantastica veduta del lago. Si può sceglier anche il bus – navetta che raggiunge Cure, (il luogo dove si curava la lana), e da qui con comodo sentiero, verso il santuario. Si parte da Peschiera Maraglio, un suggestivo borgo con un piccolo porto, dove sono ormeggiati i “naèt”, la tipica barca dei pescatori del lago d’Iseo. Peschiera Maraglio si raggiunge o con la passerella o con il traghetto in partenza da Sulzano. Per immettersi sul sentiero, occorre camminare per circa 150 metri sulla strada che collega Cure, sino al segnale. Ora bisogna percorrere questo sentiero, che con 400 metri di dislivello, arriva al santuario della Madonna della Ceriola. Ci si disseta ad una fontana e poi si gode il panorama a 360 gradi. Non c’è certezza sulla costruzione del santuario, probabilmente nel 1500 sui resti di un’antica cappella, a sua volta costruita sopra un tempio dedicato a divinità pagane. Ceriola potrebbe derivare da “cerro” (quercia), perché la Madonna seduta all’interno della chiesa è intagliata con questo legno. All’esterno del santuario è ricavato una piccola caverna con l’immagine della madonna chiamata ORECERA DELLA MADONNA.
L’Orece, geologicamente, è un pozzo soffiante, concatenato ai sistemi carsici interni, che emette questo rumore. Il panorama si spinge verso la Val Camonica sino ai monti perennemente innevati del ghiacciaio dell’Adamello, dal quale si forma il fiume Oglio che alimenta il lago d’Iseo. Si notano anche le due isole minori di Loreto e San Paolo, la Rocca degli Oldofredi con la fortezza che è stata costruita nel XII secolo per proteggere l’Isola, i terrazzamenti, gli uliveti, i vigneti. Appagato di questo posto incantevole, inizio il sentiero in discesa per tornare a valle, ma all’improvviso…, un rumore di elicottero che aumenta con altri Aeromobili. Noto che si alzano da Sulzano e certamente portano turisti a fare il giro del lago, (elilago ndr). Non interessa a loro l’inquinamento acustico ed ambientale. Infatti, il canto dei grilli, il cinguettio dei volatili, il frinio delle cicale… tutto tace! Non è un diritto di tutti respirare aria pulita?
Arrivato a Peschiera Maraglio, inizio la passeggiata sul pontile galleggiante, anch’io sono diventato una formica in mezzo a tanta gente. Arrivo all’isola privata di San Paolo, dove vissero pescatori, monaci, nobili. Esisteva un grande convento che fu in seguito abbattuto e si costruì la villa attuale. Proseguo per Sensole (dal latinoSinus olis, che significa “insenatura dell’olio”), di fronte alla bella Isoletta di San Paolo. Il caldo e la stanchezza si fanno sentire, ma ancora un paio di chilometri per tornare a Peschiera Maraglio e quindi a Sulzano. Qui ti rendi conto del problema dei mezzi pubblici, è una sofferenza! Il treno per Brescia arriva dopo un’ora e mezza. La coincidenza per Milano è saltata, devi aspettare la prossima… insomma quattro ore.
Le avventure dei Lettori: Luciano Pellegrini