Liquore all’anice stellato: buono, salutare e afrodisiaco

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foto: giardinaggio.it

Avendo preparato il liquore alla liquirizia (leggi QUI), ho realizzato anche il liquore all’anice stellato, perché il sapore di questa pianta erbacea assomiglia un po’ a quella della liquirizia.
Il nome è collegato alla forma del frutto che ricorda una stella con OTTO punte legnose all’interno delle quali c’è un seme marrone oleoso.
E’ ricco di ferro e calcio, ha un’alta percentuale di vitamina C e di fibre.
Combatte l’herpes ed evita che si riproduca affinché non diventi virale. E’ antinfluenzale, antinfiammatorio, diuretico, espettorante ed aiuta l’eliminazione del muco, combatte l’acne, addolcisce il dolore addominale. L’anice stellato è impiegato anche come rimedio contro la flatulenza, i disturbi digestivi, la diarrea e viene perfino utilizzato per il trattamento dell’artrite reumatoide. E’ una delizia per il palato e profuma l’alito. Nella medicina popolare era considerato afrodisiaco.
E’ molto usata in cucina per insaporire dolci e pietanze in genere, insomma è un toccasana, ma attenzione… non bisogna tirar fuori la scusa per berne molto.

Il liquore di anisetta a base di anice STELLATO è un ottimo DIGESTIVO.

INGREDIENTI per 1 litro di liquore:

· 500ml di alcool a 90°

· 600ml di acqua

· 300 gr di zucchero

· 50 gr di anice stellato (erboristeria)

· 5 chiodi di garofano

· 1 stecca di cannella

· Buccia del limone tagliata finemente, avendo cura di non inserire la parte bianca del limone.

PREPARAZIONE
Mettere in infusione per 10 giorni, IN UN RECIPIENTE CHIUSO, l’anice stellato, con l’alcool, i chiodi di garofano, la cannella, la buccia di limone. Ogni giorno agitare la preparazione. Al decimo giorno, sciogliere in una pentola lo zucchero con l’acqua e portare ad ebollizione. Una volta raffreddato completamente lo sciroppo, unirlo all’alcool. Versare tutto il liquido nel recipiente chiuso, facendolo riposare ed agitandolo per altri dieci giorni.
Quindi, filtrare, imbottigliare ed è pronto per berlo dopo due settimane.

>>> I LETTORI: Luciano Pellegrini

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