Daniele Nardi atterra su Marte. La moglie: “Io e Mattia lo abbiamo seguito”

A bordo del rover Perseverance anche un microchip con inciso il nome dell’alpinista laziale morto, insieme a Tom Ballard,  sullo sperone Mummery del Nanga Parbat

Nel maggio 2019 scrivevamo nella notizia che il nome di Daniele Nardi sarebbe giunto su Marte (leggi QUI). Con un rover a bordo del quale ci sarà anche un microchip con inciso il nome dell’alpinista di Sezze morto, insieme a Tom Ballard,  sullo sperone Mummery del Nanga Parbat. Era fine febbraio del 2019.

Il regalo di Thiery

Si tratta di un servizio offerto dalla Nasa e aperto a tutti. Filippo Thiery, il meteorologo e amico di Daniele, decise di aderire all’iniziativa inserendo il nome dello scalatore laziale.

Con Nardi circa altri 11 milioni di terrestri dotati di barding pass.

Il perché dell’idea di Thiery? La spiega egli stesso, e cioè: Daniele utilizzava l’espressione “astronauti moderni” per descrivere l’alpinismo esplorativo.

 

Daniele Nardi

 

Daniela, la moglie di Nardi

Daniela Morazzano Ieri alle ore 21:55 ora italiana il rover Perseverance atterrava su Marte regalando al mondo scientifico e a tutti noi un nuovo inizio.
A maggio 2019 Filippo Thiery con grande sorpresa per tutti noi decise di fare un bellissimo regalo a Daniele, aderendo alla iniziativa della NASA che dava la possibilità di incidere su un microchip in viaggio su Marte, il nome di tutti coloro che desiderassero sentirsi passeggeri di questa avventura spaziale. Una scelta mica casuale quella di Filippo! Forse non lo sapete ma Daniele una sera, in un confronto in famiglia, disse di riconoscersi nella definizione di “Astronauta moderno”. Un esploratore, alla continua ricerca dell’ignoto. Perseverance in italiano si può tradurre con tenacia, perseveranza, caparbietà. Quale definizione migliore da accostare a Daniele!
Noi, io e Mattia, abbiamo deciso di seguirlo anche in questo viaggio!
Il successo di Perseverance non era poi così scontato. Basti pensare che la NASA abbia sinterizzato l’atterraggio del rover come “7 minuti di terrore”. Solo pochi ci riescono, tra questi di certo ci sono solo quelli che ci provano. Grazie a tutta l’equipe di questo magnifico progetto che ci permetterà di andare oltre. Oggi ci sentiamo un po’ tutti dei piccoli astronauti moderni!

 

 

 

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