Vota su Mount Live il tuo atleta del 2019

Selezione tra 22 atleti che si sono distinti nel corso del 2019. Un anno entusiasmante tra vette, nuove vie, traversate, qualificazioni a Tokyo 2020, discese con gli sci di un Ottomila, arrampicate, Polo Nord  e tanto altro.

Si potrà votare sino alle ore 9:00 del 11/01/2020.

 

Le imprese

LAURA ROGORA

Beh, l’atleta romana è fresca di qualificazioni alle Olimpiadi 2010 di Tokyo. Un anno da incorniaciare per la 18enne campionessa del mondo junior Lead ai Rock Master di Arco e argento ai campionati europei lead di Edimburgo. Dopo Sperlonga, nel 2019 sale un altro 9a, “Esclatamasters”, nella falesia di Perles, in Spagna.

DENIS URUBKO

Il forte alpinista russo-kazako, vive in Italia, ha aperto una nuova via e in solitaria sul Gasherbrum II. Non solo. Anche quest’anno Urubko si è reso protagonista di salvataggi di altri alpinisti. Parliamo dell’italiano Francesco Cassardo, bloccato sul GII insieme a Cala Cimenti. Trascorrono alcuni giorni e di nuovo Urubko è pronto a calzare scarponi e ramponi: c’è una coppia bloccata sul ghiacciaio del GII. Si tratta di Saulius Damulevicius (Lituania) e la sua compagna Natalia Zenina (Lettonia). E come dimenticare l’operazione di salvataggio dello scorso anno sul Nanga Parbat. Operazione che è valsa ad Urubko, insieme agli altri uomini del team, la Legion d’Onor francese, oltre ad altre onorificenze (in Polonia “L’ordine della Polonia restituta” e “l’Annual Climbing Award” da parte dell’American Alpine Club).

TOMMY CALDWELL-ALEX HONNOLD

Apertura di una nuova via su El Capitan (Yosemite), una versione light di Dawn Wall.

NIRMAL PURJA

L’alpinista nepalese Nirmal Purja fa 14 a tempo di record. 14 Ottomila in 189 giorni. Il primato era del coreano Kim Chang-ho, che ci aveva impiegato sette anni, 10 mesi e sei giorni, prima ancora di Jerzy Kukuczka, che ci impiegò circa un mese in più.

MIKE HORN-BORGE OUSLAND

Mike Horn e Borge Ousland hanno raggiunto il Polo Nord in una memorabile traversata con molti rischi e pericoli soprattuto sino al salvataggio al rientro: in un mese dall’inizio della traversata a piedi e con gli sci del Mar Glaciale Artico hanno raggiunto il Polo Nord; poi verso la salvezza.

RAGNI DI LECCO

Il 16 settembre Matteo Della Bordella, Matteo De Zaiacomo e Luca Schiera ce l’hanno fatta: sono riusciti a concludere la loro via sull’inviolata parete Ovest del Bhagirathi IV (6.193 m), in India.

SIMON MESSNER

Il figlio d’arte in questo 2019 ha fatto parlare di sé, facendo notare, tra l’altro, subito la passione per i 6mila metri.

  • Prima salita di “Ice Age” con Babsi Vigl, Punta del Pin, Dolomiti.
  • Prima salita del Black Tooth (6.712 m) con Martin Sieberer, nella regione del Baltoro in Pakistan.
  • Prima salita del Picco di Geshot o Toshe III (6.200 m), a sudovest del Nanga Parbat in Pakistan.

CARLALBERTO (CALA) CIMENTI

Inizi di luglio: l’alpinista torinese Carlo Alberto “Cala” Cimenti sale il Nanga Parbat (8.126 metri) insieme ai russi Vitaly Lazo e Anton Pugovkin. Cimenti e Lazo poi scendono con gli sci da poco sotto la cima. Non solo. Cimenti ha bissato, sempre in estate, un’altra impresa compiendo la prima salita del Gasherbrum VII (6.955 mt) per una via diretta, in puro stile alpino, per poi realizzare la prima discesa integrale con gli sci.

JIM REYNOLDS

Impresa del climber californiano Jim Reynolds che in free solo sale e scende il Fitz Roy per la via Afanassieff. Il 25enne ha completamente escluso l’uso della corda, arrampicando anche in discesa. Tempo totale 15 ore e 50 minuti.

KILIAN JORNET

Kilian Jornet stabilisce nel mese di febbraio un nuovo record mondiale di dislivello positivo in salita con gli sci: 23.486 mt D+ in 24 ore! Impresa compiuta nella stazione di Tusten, in Norvegia. Quasi 1000 m all’ora, ma anche in discesa, dove l’atleta catalano è arrivato a toccare i 115 km orari. Il precedente record, stabilito dal norvegese Lars Erik Skjervheim, era di 20.939 mt.

ADAM ONDRA

C’è qualcosa in palio, c’è una medaglia da conquistare, c’è un 9 con relativa letterina seguente da salire, c’è da qualificarsi per le Olimpiadi 2020 di Tokyo… beh, lui non sbaglia un colpo. Anche il 2019 è un anno da incorniciare. Oltre al pass per i Giochi del prossimo anno e varie vie sparse per il mondo, Ondra nel 2019 si laurea Campione del mondo di arrampicata sportiva Lead, Oro ai Campionati Europei di Arrampicata Lead di Edimburgo in Scozia…

ELISABETH REVOL

Inarrestabile donna. Forza, temperamento, coraggio. L’anno scorso si è salvata per miracolo, grazie all’intervento di Urubko e compagni. Lì, sul Nanga Parbat ha perso il compagno di cordata Tomek Mackiewicz. Lei è tornata in Francia malconcia, ma si è ripresa ed è subito ripartita. Nel 2019 fa tris, tre Ottomila: Everest, Lhotse e Manaslu.

ROBERT JASPER

L’alpinista tedesco Robert Jasper ha messo a segno un’altra prima assoluta su una delle sue montagne preferite, l’Eiger, aprendo e liberando in solitaria, autoassicurandosi, Meltdown, nuova via di 11 lunghezze fine al 7a+ sulla parete nord.

DANI ARNOLD

Per lo svizzero Dani Arnold un nuovo incredibile record di velocità in free solo. E stavolta lo ha fatto sua una via classica, mitica: la Comici-Dimai sulla parete nord della Cima Grande di Lavaredo. Via aperta nel 1933. Arnold ci ha impiegato 46 minuti e 30 secondi. Normalmente ci si impiega sei/sette ore.

FRANCOIS CAZZANELLI

Manaslu Speed” per François Cazzanelli da campo base, vetta e ritorno in 17 ore e 43 minuti: 44 km, 3.280 mt di dislivello in salita e discesa e portando con sé tutto il suo materiale. Cazzanelli ha migliorato di ben 3 ore e 31 minuti il record di Andrzej Leszek Bargiel, l’alpinista polacco che, nel 2014, partito dal campo base raggiunse la vetta e fece ritorno in 21 ore e 14 minuti.

SELENA KHAWAJA

A soli 10 anni oltre i 7.000 metri. E non le basta. Prossimo obiettivo: Everest. La piccola alpinista pakistana, Selena Khawaja, ha raggiunto la vetta dello Spantik (7.027 mt), montagna del Karakorum occidentale. Con questa salita Selena Khawaja è la più giovane ad aver salito una montagna oltre i 7mila metri.

CAZZANELLI-STEINDL

Venerdì 19 luglio 2019, in 15 ore e 55 minuti le guide alpine François Cazzanelli (IT) e Andreas Steindl (CH) hanno completato l’ascensione in cordata al Monte Bianco attraverso l’integrale della Cresta di Peuterey, uno degli itinerari più imponenti delle Alpi e aspirazione di molti alpinisti.

KARL EGLOFF

Karl Egloff, l’alpinista velocista ha messo a segno un altro colpo. Sul Denali. Record di velocità: lo scorso 20 giugno l’ecuadoriano è salito in vetta ai 6.194 metri della montagna dell’Alaska in 7 ore e 40 minuti. Il precedente record era di Kilian Jornet. 9 ore e 45 minuti.

KAMI RITA SHERPA

Kami Rita Sherpa 24 volte sull’Everest. Due volte in una sola settimana nel 2019.

ALEX HONNOLD

Non si tratta di impresa sportiva, alpinistica. Ma comunque una grande impresa. Davvero. Alex Honnold, con Free Solo, conquista l’Oscar per il miglior documentario.

DANILO CALLEGARI

Ok al progetto AntarcticaExtreme: Danilo Callegari prima in vetta al Monte Vinson (31 dicembre 2018), montagna dell’Antartide di 4.892 metri, poi si lancia, agli inizi di gennaio, in paracadute nel cielo dell’Antartide. Antarctica Extreme fa parte di 7SUMMITS Solo Project, ossia completare le Seven Summits non solo col raggiungimento della vetta ma tramite una grande avventura per l’avvicinamento alla montagna. Il Vinson è la 4^ vetta per Callegari, dopo Aconcagua, Elbrus e Kilimangiaro.

LUDOVICO FOSSALI

L’italiano Ludovico Fossali Campione del Mondo di arrampicata sportiva, specialità Speed. La notizia arriva nel caldo di agosto. Il climber originario di Modena stacca anche il pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Per chiudere l’anno in bellezza premiato col Collare d’Oro 2019 dal Coni. Che dire di più!

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3 Commenti

  1. Scusate ma Honnold è annoverato tra i papabili vincitori per la via con Caldwell e per il documentario, e non per la sua impresa che ha del soprannaturale???????? Non capisco.. Davvero ridicolo..

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